#CANTERANIGHT, IL RACCONTO DELLA SERATA DEDICATA AL SETTORE GIOVANILE

Il sodalizio caro al patron Nello Renzullo si è ritrovato al gran completo presso il ristorante "Il Brigante" di Capitignano

05.01.2020

Una serata speciale a sancire un nuovo inizio, un nuovo anno, un nuovo corso che si auspica possa far rima con un 2020 denso di soddisfazioni nel solco di un progetto vero che la Virtus Arechi Salerno intende tracciare e costruire con continuità, lavoro certosino ed investimenti mai lesinati.

C'è tutto questo e tanto altro nella serata di gala dello scorso venerdì, allorché la società blaugrana si è ritrovata presso il ristorante "Il Brigante" di Capitignano (Salerno) per condividere un momento prezioso in seno a quell'idea di cantera che - malgrado le difficoltà - possa divenire col tempo qualcosa di non meramente accessoria alle dinamiche di una società - quella cara al patron Nello Renzullo - che non ha mai celato le proprie ambizioni di crescita cestistica a trecentossessanta gradi, tale da inglobare le dinamiche di un settore giovanile che, negli anni, sappia divenire fiore all'occhiello e serbatoio della prima squadra.

Alla presenza dei tanti atleti dei diversi gruppi giovanili, genitori, responsabili tecnici e dirigenti a portare il saluto della società blaugrana ci ha pensato il Responsabile Tecnico, Adolfo Parrillo, il quale - nel suo intervento di benvenuto prima della cena - ha colto l'occasione per ringraziare tra gli altri Marco Giordano e Sergio Esposito per aver immediatamente sposato l'idea di un'occasione atta a celebrare la cantera salernitana che - malgrado le iniziali e fisiologiche difficoltà organizzative dei primi tempi - potrà, grazie agli sforzi della società e alla crescita dei tanti ragazzi magistralmente guidati dagli allenatori delle rispettive rappresentative, crescere e raggiungere traguardi importanti per il futuro della giovane Salerno dei cesti.

Atmosfera davvero conviviale tra ragazzi e addetti ai lavori, con questi ultimi pronti a confrontarsi e tracciare le linee guida di un futuro che possa fronteggiare le diverse difficoltà logistiche e strutturali con cui il sodalizio blaugrana ha dovuto fare i conti in questa prima parte di stagione nel corso della quale le attività giovanili sono comunque state avviate e condotte non senza spirito di sacrificio e predisposizione al lavoro di squadra da parte di tutte le componenti sopracitate.


Le dichiarazioni del diesse Pino Corvo

A margine della serata, prima del tradizionale taglio di una torta speciale con tanto di logo della Virtus Arechi Salerno, anche l'occasione per scambiare quattro chiacchiere con il direttore sportivo Pino Corvo, il quale commenta così lo stato dell'arte in casa Salerno al principio del nuovo anno:

«Dal nostro avvento a Salerno, l'obiettivo primario era indubbiamente quello di far appassionare la città alle dinamiche della palla a spicchi, creare un contenitore che potesse inglobare le componenti che caratterizzano un discorso cestistico a trecentosessanta gradi. Costruire un'ottima prima squadra era il primo passo ma altrettanto fondamentale - nella nostra visione - è il ruolo che gioca il mondo del settore giovanile. Non lo abbiamo mai nascosto, abbiamo lavorato sodo e continuiamo a farlo malgrado le tante difficoltà - logisiche e strutturali - che caratterizzano nello specifico la realtà in questione. 

Grande disponibilità abbiamo registrato dalla società ASD Basket Open e - grazie alla sinergia voluta e trovata con Marco Giordano e Sergio Esposito - stiamo provando a costruire, tassello dopo tassello, un settore giovanile sempre più importante in grado di crescere esponenzialmente nel corso degli anni. 

Le difficoltà? Sono tante e di diversa natura, si pensi alla carenza strutturale della nostra realtà e alla complessità in fase di recruiting per un gruppo di lavoro che, di fatto, inizia da zero. Quest'anno come non mai, inoltre, abbiamo deciso di fare un ulteriore, importante step affidandoci all'opera preziosa del nostro nuovo Responsabile Tecnico, Adolfo Parrillo. Parliamo di una persona straordinaria e di un allenatore di grosso calibro che ha accettato l'incarico dimostrando grande umiltà e professionalità dopo tanti anni di campionati senior ad ottimi livelli.

Il nostro 2020? Dal punto di vista giovanile è un anno "quasi zero". Quello appena messo in archivio ci è servito per gettare le basi, ora inizia il vero e proprio processo di costruzione di ciò che vogliamo diventare. L'obiettivo del patron Renzullo è quello di costruire qualcosa di importante e per farlo siamo pronti a superare le evidenti difficoltà che di certo caratterizzano il nostro cammino»


Parla Adolfo Parrillo  

Chi, dunque, più e meglio del Responsabile Tecnico della cantera blaugrana, Adolfo Parrillo, per commentare, raccontare e tracciare un primissimo bilancio di un'esperienza certamente stimolante ma altrettanto impegnativa, una sfida con in palio qualcosa in più della vittoria di un campionato, tale da implicare, nei fatti, un lavoro relativo alla pallacanestro espressa in ciascuna sua declinazione:

«Abbiamo iniziato con non poche difficoltà, avevamo in mente di fare qualcosa di diverso in special modo col gruppo Under 18 Eccellenza ma - di riflesso - alcuni tasselli non si sono incastrati come auspicavamo, ragion per cui abbiamo dovuto far fronte ad una partenza in sordina imprevista. Pur tuttavia, col tempo, siamo riusciti a creare un buon gruppo, cortesia anche del lavoro tecnico-tattico di Nicola Amato in un campionato in cui i valori generali sono indubbiamente importanti ed orientati verso l'alto.

Riscontri positivi stiamo registrando anche dai gruppi Under 20 - il cui lavoro non passa di certo inosservato anche in vista di qualcosa che possa essere costruito nel prossimo futuro - senza tralasciare l'impegno e i risultati delle rappresentative Under 16, 15 e 14, quest'ultima da me diretta e capace di divertirsi ed ottenere i primi risultati in una categoria impegnativa dal punto di vista anche e soprattutto fisico.

L'importanza di questa serata? Decisamente rilevante. L'occasione giusta per ritrovarci e fare squadra in seno all'unità di intenti e la consapevolezza di essere una grande famiglia. Altrettanto rilevante comprendere quanto il patron Nello Renzullo sia determinato a costruire qualcosa di significativo qui a Salerno.

Gli obiettivi della società? Cristallini ed evidenti. La società non ha mai nascosto dove vuole arrivare e gli investimenti a favore della prima squadra - in un momento di crisi che non riguarda solo l'attività sportiva del nostro Paese -  fanno il paio con la volontà di crescere esponenzialmente anche dal punto di vista giovanile. E' un processo che ingloba diversi ambiti, solo in questo modo si costruisce davvero qualcosa destinato a durare nel tempo. Di tutto ciò c'è grande consapevolezza, dobbiamo essere bravi tutti a supportare gli sforzi della proprietà e per farlo occorre lavorare sodo a trecentosessanta gradi.

Ulteriori ringraziamenti? Oltre a quelli già espressi dal diesse in favore di Marco Giordano e Sergio Esposito cui non posso che associarmi, un plauso anche ad Enzo Siani e Vincenzo Gibboni, due figure importanti della pallacanestro campana che hanno aderito con le rispettive società al nostro progetto. E' questo il punto: vogliamo e dobbiamo dimostrare l'efficacia delle nostre linee guida basate su continuità e programmazione, elementi attraverso cui dare linfa ad una fucina di atleti che possa fare le fortune della Virtus del futuro». 

 

Carmine Lione

Responsabile Comunicazione Virtus Arechi Salerno


 

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