I nostri avversari: la Psa Sant'Antimo
Palla a due domenica alle 18:00.
Altro giro, altro derby. Dopo Pozzuoli e Avellino, ed in attesa di Forio, la Virtus di coach Di Lorenzo riceverà domenica al Pala Longo la Psa Sant'Antimo battuta a settembre scorso nella semifinale di Supercoppa.
Campionato: come altre sei squadre del girone D di Serie B anche Sant'Antimo ha iniziato il campionato con 3 vittorie e 3 sconfitte (quarto attacco con 467 punti realizzati), con i tre passi falsi commessi tutti in trasferta. Nell'ultimo turno, invece, è arrivata la vittoria casalinga contro Ragusa.
Il roster: rispetto alle sfide della scorsa stagione questa volta la Virtus si ritroverà di fronte un Sant'Antimo decisamente rinnovato, che può contare anche su due ex blaugrana come Cantone e Maggio. Ma coach Origlio ha tanto altro a disposizione. Da Cena a Sperduto, da Ochoa a Coviello, da Hajrovic a Battaglia.
I precedenti: sono quattro le gare fin qui giocate in campionato dalla Virtus contro la Psa dal 2019 al 2021, con tanto di tre vittorie messe in cassaforte. L'unica sconfitta è legata alla prima sfida tra i due club, a Sant'Antimo nella stagione 2019-20 finì infatti 84-71 per i padroni di casa.
L'analisi tattica del primo assistente Nicola Amato: “Ci attende una sfida contro una squadra ostica, che in trasferta non ha ancora vinto ma che è ben allenata nonché ben focalizzata sui propri principi tattici. Ha, infatti, delle regole chiare che noi, però, dovremo provare a punire. Consapevoli, inoltro, del fatto che non dovremo dargli l'opportunità di giocare ai loro ritmi, altrimenti con la loro qualità e con i loro tiratori potrebbe diventare complicato. In cabina di regia hanno Cantone e Maggio che abbinano esperienza e qualità, tra gli esterni ci sono Sperduto che sa fare male dal perimetro, Battaglia che viene da un grande anno disputato tra Catanzaro e Omegna e ovviamente Coviello, reduce dalla vittoria con Nardò, che può giocare anche da quattro. Nel reparto lunghi, invece, ci sono Cena che sa aprire bene il campo, Hajrovic che sa rollare in velocità grazie alla sua dinamicità e Ochoa che è decisamente più potente”.
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