Conosciamolo Meglio: a tu per tu con Massimo Rezzano
Al via da oggi “Conosciamolo Meglio”, una rubrica a tinte blaugrana che ha come scopo quello di farti scoprire tutto quello che non sai della vita sportiva e privata dei giocatori della Virtus. Il debutto è affidato a Massimo Rezzano.
Come è nata la passione per la pallacanestro?
“La prima volta è stata quasi forzata. Da piccolo infatti facevo nuoto, però mi annoiavo e quindi i miei genitori decisero di farmi fare un gioco di squadra. Siccome avevo i piedi a banana, proprio come oggi, scartammo il calcio, la pallavolo non mi piaceva e quindi decidemmo per il basket. Grazie ai miei rimasi sempre sul “pezzo” e dopo poco nacque la scintilla”.
Il ricordo più bello della tua carriera?
“Sono fortunato perché ho vissuto diversi momenti belli, ma dovendone scegliere uno direi indubbiamente la promozione con Brescia. Da qualche anno ormai puntavo a vincere un campionato, ma tutte le volte ci andavo solo vicino: vedi Osimo dove persi contro Cremona e Pistoia che poi sappiamo dove sono arrivate. Parlando invece di soddisfazioni personali, devo menzionare il titolo di MVP vinto a 35 anni, un risultato inaspettato ma che mi ha reso felice”.
Il ricordo più brutto della tua carriera?
“Le due final four perse con San Severo, la prima con una squadra non costruita per vincere che fece una grande stagione e la seconda con una squadra più forte che fece allo stesso modo una grande stagione. Purtroppo proprio il mancato risultato al termine del secondo anno fece nascere delle incomprensioni con i tifosi”.
Il compagno più simpatico che hai conosciuto alla Virtus?
“Ad essere sinceri sono davvero tutti simpatici, ma faccio il nome di De Fabritiis perché rispetto ad altri non lo conoscevo personalmente”.
Terminata la carriera da giocatore cosa farai?
“Sinceramente non so ancora cosa farò da grande, mi sto guardando attorno ma non c’è una cosa in particolare che mi stuzzica. Per il momento, comunque, non credo che rimarrò nel mondo della pallacanestro, ma come si dice mai dire mai”.
Un pregio del tuo carattere?
“Penso di essere una persona abbastanza semplice, direi alla mano”.
Un difetto del tuo carattere?
“Beh permaloso, certe volte anche per delle cavolate”.
Più difficile fare il marito o il papà?
“Entrambe, esattamente allo stesso livello. Non puoi fare una cosa trascurando l’altra”.
Il cibo che preferisci?
“Amo la carne, in generale. Mangio, infatti, tutto molto volentieri, la preferisco anche ai primi piatti”.
L'animale che preferisci?
“Ammetto di non essere un grande amante, ma in ricordo di ciò che ho avuto da bimbino dico il cane e nello specifico il Pastore Tedesco”.
Il film più bello che hai visto?
“Bella lotta. Scelgo Scarface, è un ricordo indelebile”.
Il libro più bello che hai letto?
“Leggo tanto e quindi la scelta non è facile, ma dico la raccolta di racconti di Lovecraft”.
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