VIRTUS, DURANTI: "MOMENTO DELICATO, LAVORIAMO DURO PER FARCI TROVARE PRONTI"
Testa bassa e tanto lavoro in casa Virtus Arechi Salerno: Bruno Duranti vuole il riscatto nella sfida con Costa d'Orlando
E' arrivato a stagione inoltrata ma il suo atteggiamento è quello di un leader vero, tanto sul parquet quanto nello spogliatoio: Bruno Duranti è divenuto in poco tempo un elemento imprescindibile del gruppo a disposizione di coach Orlando Menduto che, in questo momento come non mai, è alla ricerca di riscatto in seguito al doppio ko con Palestrina ed Hsc Roma.
Settimane calde in casa Virtus Arechi Salerno con la problematica infortuni, tanto per cambiare, di strettissima attualità. Lo stop rimediato a Roma da parte di Lorenzo Tortù (che ne avrà per circa tre settimane) responsabiliza ulteriormente il giocatore classe 1993 che, a dirla tutta, non ha mai fatto mancare il suo contributo in maglia blaugrana.
Fortemente cercato e alla fine trovato dal diesse Pino Corvo, Duranti ha accettato la sfida di una piazza esigente e con obiettivi importanti, facendosi apprezzare per la sua versatilità tecnica e quelle doti morali che, in un gruppo come quello salernitano, non possono che essere ulteriormente esaltate:
«Ho accettato la proposta della società perché sono consapevole degli obiettivi che il front office intende perseguire. Purtroppo, non è un momento fortunato alla luce dei tanti infortuni che stanno costellando la stagione. D'altra parte, questo è un gruppo super che, malgrado tutto, sta cercando di rispondere sul campo. Sono orgoglioso di farne parte.
La sconfitta di sabato a Roma? Abbiamo condotto la partita per trentacinque minuti nonostante a metà primo quarto siamo stati costretti a prendere atto dell'infortunio di Tortù. Ci siamo sobbarcati un extra sforzo evidente, in questa fase gira così ed è qualcosa che purtroppo non possiamo controllare. Affrontavamo una squadra importante, ben allenata e molto forte dal punto di vista fisico e tecnico. Dispiace molto per la sconfitta, in primis per l'andamento della gara in sé e poi perché non siamo riusciti ad invertire il trend in seguito al ko casalingo con Palestrina. Va tuttavia sottolineato che, seppur in grande emergenza, questo gruppo è stato capace di andare ad un passo dal successo contro due ottime compagini. E' mancato pochissimo, non resta che tornare immediatamente a lavoro e farci trovare pronti per la prossima sfida».
La sfida con Costa d'Orlando
Inutile, dunque, piangere sul latte versato, Bruno Duranti insegue il riscatto proprio come i suoi compagni di squadra, un riscatto che si spera possa arrivare già nella sfida in programma domenica al PalaSilvestri allorché a far visita ai salernitani giungerà l'Irritec Costa d'Orlando:
«Costa d'Orlando è un'ottima squadra, lo sta dimostrando ampiamente in questo campionato e paga lo scotto di aver perso diverse partite punto a punto sebbene al cospetto di ottimi avversari. Nel corso della stagione sono intervenuti sul mercato ed ora possono dire di aver trovato una propria identità che, in questa fase della stagione come non mai, fa tutta la differenza del mondo. Non sarà una partita facile, questo è certo. Dovremo approcciare al match di domenica con la consapevolezza di essere in emergenza e non dando per scontato assolutamente nulla: servirà sacrificio e predisposizione a lottare su ogni pallone».
La nuova realtà salernitana
A conclusione, primo bilancio personale di Bruno Duranti per quanto concerne la nuova realtà cestistica e non solo che porta il nome di Virtus Arechi Salerno:
«La verità è che sono sì arrivato qui a stagione in corso ma le sensazioni positive che ho provato sin dal primo istante hanno accelerato notevolmente il processo di ambientamento. La città è fantastica ed il gruppo che è stato costruito mi ha accolto facendomi sentire a casa. Ho un ottimo rapporto con giocatori, staff tecnico e dirigenza. Siamo davvero uniti ed affrontiamo le difficoltà con la consapevolezza che, lottando insieme, usciremo più forti anche dai momenti difficili e potremo raggiungere gli obiettivi importanti che questa società non ha mai nascosto di inseguire».
Commenti