VIRTUS, I NUMERI DEL DEBUTTO: COSA LASCIA L'OPENING GAME CON NARDO'
Ad una settimana dalla "prima" dei blaugrana nel nuovo palasport di Capriglia, confortanti le indicazioni fornite da Diomede e soci
E' stato un debutto senz'altro positivo quello della Virtus Arechi Salerno nel campionato di Serie B Old Wild West 2019-2020, probabilmente fin troppo minimizzato dall'opinione pubblica al netto di un esordio che metteva dinnanzi alla compagine cara al patron Renzullo (ancor priva di Babacar Seye) un avversario di ottima caratura che certamente saprà dire la propria nel corso della stagione in essere.
Erano tanti gli ostacoli che si paventavano sul sentiero dei salernitani in un primo episodio reso ancor più particolare e dalla nuova location (il palasport di Capriglia) e dalle caratteristiche intrinseche di una Nardò capace di approcciare molto bene alla contesa, sospinta dalla proverbiale leggerezza dell'essere che in certi casi aiuta e non poco.
Ostacoli resi evidenti da una prima parte di primo quarto piuttosto complicata per i salernitani, vittime del morbo dell'incosistenza difensiva abbinata alla propensione alle palle perse divenuta - in quei primi minuti di cui sopra - qualcosa in più di semplice propensione.
Eppure, nelle iniziali ed evidentemente fisiologiche difficoltà, la Virtus non si è sciolta come neve al sole, al contrario - aggrappandosi ad un Leggio in serata di grazia - ha saputo massimizzare ciò che la difesa salentina concedeva nel pitturato, scegliendo le tracce giuste da percorrere e mantenendo razionalità e controllo del ritmo-gara.
Di riflesso, Nardò è stata costretta a cozzare, a partire dai secondi dieci minuti di gioco, contro una squadra brava a riorganizzarsi in fase di non possesso e capace, seppur non al culmine del processo d'apprendimento delle regole difensive imposte dal nuovo coaching staff, di buttarla sull'agonismo e sulla voglia di recuperare la sfera in qualsivoglia situazione di palla contesa. A questo proposito, determinante è stato l'apporto di Lorenzo Tortù, bravo a suonare la carica e a comprendere ciò di cui la squadra aveva realmente bisogno sul parquet.
La ripresa delle ostilità ha visto sì la Virtus tentare la fuga, ma anche gli ospiti volenterosi di restare aggrappati alla partita, complice un extra-sforzo rilevante che altro non è se non la cifra stilistica di un'ottima squadra che saprà certamente farsi valere. Gli errori blaugrana non sono mancati (tante le conclusioni sbagliate dalla distanza seppur al netto di scelte offensive perlopiù appropriate) ma ancora una volta di positivo c'è eccome la capacità di aver preservato lucidità, consapevolezza e rispetto del piano partita. Una sorta di guerra di logoramento che, nell'ultima frazione, ha finalmente visto i beniamini del folto pubblico di Capriglia poter fare festa per un trionfo che inaugura al meglio la nuova avventura di Salerno in questo campionato.
I numeri dei blaugrana
Come sempre, i numeri della contesa non dicono tutto, ma forniscono indicazioni più che rilevanti a suffraggio di un'analisi accurata ed atta a descrivere l'andamento di una partita.
Già rimarcata la percentuale infelice al tiro dalla linea dei 6.75 (2/15 per i blaugrana), c'è invece da applaudire alla capacità di andare a rimbalzo da parte di una Virtus padrona del pitturato (29 i rimbalzi catturati, 19 difensivi e 10 offensivi, dai padroni di casa a fronte degli appena 13 collezionati da Nardò). A dominare le plance ci ha pensato, neanche a dirlo, Lorenzo Tortù, autore di una performance monstre condita da 19 punti, 12 rimbalzi e 5 palle recuperate.
Nonostante un primo quarto piuttosto nefasto, la Virtus la spunta anche nel rapporto palle perse/recuperate (12/14 a fronte del nefasto 14/4 di Nardò), indicatore piuttosto rilevante nell'andamento di un match che si è giocato anche e soprattutto sulla capacità da parte degli attacchi di approfittare degli errori altrui.
Ultimo ma non meno importante, il successo blaugrana in termini di assistenze (22 a 10), con il nuovo leader in cabina di regia, Carlo Cantone (8 assist per lui) capace, nonostante qualche acciacco fisico accusato in settimana, di far girare ottimamente la squadra e di mettere i suoi compagni di squadra di ritrovare il feeling con la retina anche nel momento di maggior sterilità della contesa.
Carmine Lione
Responsabile Area Comunicazione Virtus Arechi Salerno
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