Le emozioni post debutto di Capocotta: “Che tensione all’inizio, grazie al coach per la fiducia”
L’esterno blaugrana ha debutto in quintetto nell’ultimo turno contro Taranto.
Che domenica, che momento. Indimenticabile. In un paio di ore è accaduto praticamente di tutto a Marco Capocotta. Sono le 17:00, più o meno, quando scopre che per la prima volta in carriera partirà in quintetto in Serie B, tutto questo mentre la carta d’identità non ha subito variazioni e quindi dice ancora e solamente classe 2004. Tanto che verrebbe da pensare, impossibile poter chiedere di più. Ed invece è possibile, certo che è possibile. Sono passate le 18:00 da una decina di minuti e l’esterno della Virtus Arechi Salerno ha già colpito in penetrazione e dal perimetro. Ma anche questa volta non è finita. Per niente. Sono quasi le 20:00 e Capocotta può godersi anche la vittoria contro Taranto: “Che emozione, grandissima. Non mi sarei mai aspettato di esordire così presto in quintetto, ma il coach mi ha dato fiducia ed ho voluto ripagarlo al massimo cercando di aiutare la squadra in ogni fase di gioco” – il racconto del blaugrana che poi confessa -. “Devo ammettere che all’inizio quando mi ha comunicato la notizia ero molto ansioso, ma al tempo stesso sono rimasto concentrato su quello che avrei dovuto fare in campo”.
Una concentrazione che è servita per rispondere presente e per ripagare così la fiducia di coach Giampaolo Di Lorenzo: “Sta facendo un ottimo lavoro. Non solo con me ma con tutta la squadra, cerca di farci crescere sotto tutti i punti di vista” – il pensiero di Capocotta -. “Personalmente sono contento perché crede molto in me, cerca di rendermi partecipe e mi da tanta fiducia, ma del resto fa affidamento sui tutti i giovani presenti in prima squadra e sta facendo di tutto per farci crescere. Noi, di contro, vogliamo invece fare di tutto per ripagare la sua fiducia. La tripla dall’angolo? Dentro di me la gioia era immensa, ricordo che ho scambiato il cinque con il coach con tutta la rabbia e la felicità che avevo in corpo”. Già, perché è stata davvero una domenica indimenticabile. Che non deve, però, diventare solamente un momento da ricordare tra qualche anno, ma un momento sul quale costruire un futuro importante.
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